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I vantaggi degli ipertesti

Nel post precedente Ipertesti per apprendere è stato fatto il confronto tra ipertesti e metodi tradizionali per la didattica. Vediamo più in dettaglio quali possono essere i vantaggi degli ipertesti.

La struttura ipertestuale offre la possibilità di compiere un numero praticamente illimitato di “percorsi“. La “navigazione può essere guidata totalmente o in parte dall’insegnante, ma, soprattutto, gli stessi studenti possono crearsi i propri percorsi.
Ad esempio, uno studente può individuare un proprio percorso personale sulla base delle proprie conoscenze, oppure può porsi particolari domande a mano mano che elabora le informazioni, oppure può decidere di approfondire una certa direzione che ritiene più importante al completamento delle proprie conoscenze.
Il processo formativo quindi diventa, man mano, un processo autoformativo. Questo processo attivo di auto-organizzazione è stimolato e facilitato proprio dalla natura dell’ipertesto.

L’attività non è limitata alla fase ricettiva, ma può prevedere una serie di attività “produttive” da parte dello studente. Ad esempio, l’alunno potrebbe estrarre i pezzi considerati più interessanti, legarli insieme annotandoli, definire un proprio percorso, o addirittura creare una propria struttura di riferimento sulla stessa base, un proprio ipertesto.
Si possono anche usare i materiali così elaborati dagli studenti come efficaci strumenti di valutazione dei progressi compiuti.

Un approccio di questo tipo porta importanti vantaggi. Il materiale è modulabile e adattabile alle varie esigenze individuali. I livelli e i ritmi del processo di apprendimento sono autoregolabili, migliorando il processo di comprensione e assimilazione. L’utente “naviga” ed “esplora” attivamente, anziché venir semplicemente “riempito”.

Tutto ciò contribuisce, inoltre, a mantenere un alto livello di motivazione, “ricompensando”, in un certo senso, lo studente ad ogni passo.

Un esempio di ipertesto è il libro Pianeta Acqua.

POTREBBERO INTERESSARTI:

→ Pianeta Acqua: il libro per scoprire l’acqua sulla Terra
→ Ipertesti per apprendere

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Ipertesti per apprendere

La struttura a ipertesto: confronto con i metodi tradizionali

Numerose sperimentazioni dimostrano che la struttura a ipertesto nell’ambito didattico offre importanti vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali.
Pensiamo ad esempio ai testi scritti, alle presentazioni, ai filmati: sono tutti, per loro natura, passivi e rigidi. Passivi nel senso che lo studente è soprattutto un “ricettore” di materiale organizzato in una determinata sequenza, nei confronti del quale ha poca scelta o possibilità di azione; questa passività può causare cadute di attenzione e di motivazione.

Sono anche rigidi perché il materiale per lo più è precostituito, strutturato “in anticipo”, e difficilmente modificabile: non si può ad esempio saltare un capitolo, una sequenza o una serie di diagrammi. L’insegnante, con la sua capacità, esperienza e sensibilità personali, ha il compito di creare spazi di attività e flessibilità, cercando di “aggiustare” via via il materiale per stimolare la partecipazione degli studenti.

Questa rigidità non si adatta alla variabilità individuale di ogni studente: lo stesso materiale può risultare troppo difficile per qualcuno e troppo facile o perfino noioso per altri, oppure permettere tempi più rapidi di apprendimento in alcuni e richiedere tempi più lunghi per altri. Probabilmente, per quanto l’insegnante cerchi di adattare il materiale alla propria classe, alcuni studenti restano svantaggiati e penalizzati.

I sistemi ipertestuali sono invece interattivi e altamente flessibili, poiché nella loro struttura i dati vengono memorizzati in una rete di nodi logicamente connessi per associazione. Questi sistemi permettono allo studente di compiere un numero praticamente illimitato di “percorsi“, che possono essere di tipo semplice o complesso, confinato o esteso, con accesso in profondità o limitato alla superficie.
E’ come pensare ad una raccolta di volumi con un numero grandissimo di rinvii e collegamenti trasversali che permettono al lettore di scegliere il percorso che lo interessa di più.

Un esempio di ipertesto è il libro Pianeta Acqua.

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Un sito da un libro

Tutto è cominciato da un libro, Pianeta Acqua. Ma in un libro non ci sta tutto. Già così com’è, pesa qualche megabyte. Sì, è pesante, per forza: è pieno d’acqua!

Copertina200

Così mi serviva uno spazio per aggiungere tanti spunti trovati su Internet, sui libri della biblioteca, poi materiali per le scuole, curiosità, video…

E poi volevo uno spazio per raccontare cosa c’è nel libro a chi può essere interessato a comprarlo.

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