L’acqua che evapora è praticamente priva di sostanze disciolte, quindi anche la pioggia, formata dalla condensazione del vapore, è acqua dolce.
La pioggia però contiene alcune sostanze che le gocce raccolgono durante la loro caduta nell’atmosfera, come gas, cristalli di sale in vicinanza del mare, pulviscolo o impurità dovute all’inquinamento atmosferico.
La presenza di una certa quantità di anidride carbonica disciolta rende l’acqua acida, infatti il valore medio del pH (la misura dell’acidità) dell’acqua piovana è circa 5,6. Nell’atmosfera, però, possono essere disperse delle sostanze che contribuiscono a modificare il pH della pioggia in senso acido o in senso alcalino.
Ad esempio, può piovere acqua con un pH intorno a 8 in una regione con suolo calcareo, dove il vento può sollevare particelle di suolo che a contatto con le gocce d’acqua danno una reazione alcalina.
Cade invece pioggia acida (pH intorno a 4,5) nei pressi dei vulcani in attività che emettono in atmosfera particelle e gas contenenti zolfo 🌋.
Gli inquinanti atmosferici possono accentuare l’acidità della pioggia provocando il fenomeno delle piogge acide.
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Questo argomento viene linkato da una pagina che tratta delle precipitazioni atmosferiche. Esse garantiscono il continuo “rifornimento” di acqua dolce sulle terre emerse, permettendo così la vita degli organismi che vi abitano, uomo compreso.